Il cambiamento climatico sta colpendo il nostro pianeta con una forza devastante, portando con sé eventi meteorologici estremi e calamità naturali sempre più frequenti ed intense. In questo contesto, le polizze anti-calamità stanno emergendo come un’ancora di salvezza per proteggere le famiglie e le aziende da perdite finanziarie catastrofiche. Tuttavia, in Italia, il 5,3% delle abitazioni è protetto contro calamità naturali come terremoti e alluvioni, mentre il 44,2% è assicurato contro gli incendi. Questa discrepanza mette l’Italia in cima alla lista europea per il gap assicurativo, la differenza tra i danni subiti e i risarcimenti ottenuti.
Il Gap Assicurativo in Italia
L’Associazione Nazionale per le Imprese Assicuratrici (Ania) ha recentemente pubblicato un rapporto che mette in luce la preoccupante situazione assicurativa nel nostro Paese. Nonostante l’Italia sia esposta a rischi sismici significativi, con il 40% delle abitazioni civili situato in zone a media ed elevata pericolosità, e l’80% delle case esposte alle conseguenze del dissesto idrogeologico, solo una piccola percentuale di queste è protetta da polizze anti-calamità. Per le aziende, la situazione non è molto diversa, con solo il 5% delle microimprese assicurate contro questi rischi.
Una delle ragioni principali dietro questo gap assicurativo è la convinzione radicata che lo Stato interverrà sempre a coprire i danni delle calamità naturali. Questo approccio di “intervento ex-post” da parte dello Stato ha fatto sì che molte persone sottovalutassero l’importanza delle polizze anti-calamità. Tuttavia, le recenti catastrofi naturali, come l’alluvione in Emilia Romagna, hanno dimostrato che le risorse statali spesso non sono sufficienti per coprire completamente i danni, lasciando le famiglie e le imprese in una situazione finanziaria precaria.
L’Importanza della Protezione Assicurativa
L’anno 2023 ha visto una serie di eventi catastrofici in tutto il mondo, tra cui il terremoto in Turchia e la siccità in Sud America, che hanno causato miliardi di dollari di danni. Tuttavia, solo una frazione di questi danni è stata coperta dalle assicurazioni. Nel primo semestre dell’anno, solo 58 miliardi di dollari su un totale di 194 miliardi di dollari di perdite economiche globali dovute a catastrofi erano assicurati.
L’importanza di proteggersi da queste calamità naturali non può essere sottolineata abbastanza. Le polizze anti-calamità offrono una rete di sicurezza finanziaria che può aiutare le famiglie a recuperare dai danni causati da terremoti, alluvioni, incendi e altri eventi catastrofici. Inoltre, queste polizze possono fornire un senso di tranquillità, sapendo che si ha un piano in caso di emergenza.
La Via da Seguire per L’Italia
Per ridurre il gap assicurativo in Italia, le compagnie assicurative sperano che si crei un sistema di partnership pubblico-privato, simile a quanto avviene in Francia e Spagna. Questo sistema potrebbe ridurre lo squilibrio tra le riparazioni sostenute dalle agenzie assicurative e dallo Stato, accelerando il processo di risarcimento per le vittime di calamità naturali.
Tuttavia, è importante sottolineare che la protezione da queste catastrofi non deve basarsi esclusivamente sull’assicurazione. È fondamentale lavorare a monte del problema, adottando misure di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici. Ciò include la revisione delle norme edilizie per le aree a rischio di inondazioni, l’uso di vegetazione più resistente agli incendi intorno alle abitazioni e un impegno attivo nella sensibilizzazione sulle pratiche sostenibili.
In conclusione, il gap assicurativo in Italia è un problema significativo che richiede una soluzione immediata. Proteggere le famiglie e le aziende dalle calamità naturali attraverso polizze assicurative è un passo cruciale verso una maggiore resilienza contro gli eventi meteorologici estremi. Tuttavia, è altrettanto importante adottare misure preventive e sostenibili per affrontare il cambiamento climatico e ridurre al minimo l’impatto delle catastrofi naturali sul nostro Paese.