È giunto il momento per le imprese italiane di affrontare una nuova realtà: l’obbligo di dotarsi di un’assicurazione contro le catastrofi naturali, come stabilito dall’ultima legge di Bilancio. Questa disposizione legislativa, se da un lato rappresenta un passo importante verso una maggiore sicurezza e resilienza del tessuto economico del Paese, dall’altro pone diverse sfide e incognite, soprattutto per le piccole e microimprese.
La legge coinvolge tutte le imprese operanti sul suolo italiano, ad eccezione degli imprenditori agricoli. Queste imprese sono tenute a stipulare una polizza assicurativa che copra i danni diretti e materiali ai propri beni causati da calamità naturali quali sismi, alluvioni, frane e inondazioni. Tuttavia, i tempi stringenti imposti dalla legge per adeguarsi all’obbligo rappresentano una sfida per molte di esse, specialmente quelle di dimensioni ridotte che attualmente non dispongono di adeguate coperture assicurative.
Secondo gli attuali dati circa il 90% delle microimprese e quasi i tre quarti delle piccole imprese attualmente non hanno una copertura assicurativa adeguata.
Inoltre, il rispetto dell’obbligo assicurativo è strettamente collegato ai diritti delle imprese nell’accesso a contributi, sovvenzioni e supporto pubblico in caso di eventi calamitosi. L’assenza di una polizza potrebbe comportare la perdita di tali benefici, mettendo ulteriormente a rischio la stabilità finanziaria delle imprese.
Secondo il punto di vista delle imprese questa nuova normativa potrebbe essere percepita come una nuova tassa. Tuttavia, risulta fondamentale trasformare questo obbligo in un’opportunità per migliorare la gestione aziendale e promuovere una maggiore consapevolezza sulla gestione del rischio.
In conclusione, l’obbligo di polizza contro le catastrofi naturali rappresenta una sfida significativa per le imprese italiane, soprattutto quelle di dimensioni ridotte. È fondamentale che le autorità competenti e gli enti assicurativi lavorino insieme per fornire supporto e chiarezza alle imprese nel rispetto di questa nuova normativa. Solo attraverso una stretta collaborazione e un adeguato sostegno pubblico e privato sarà possibile garantire una transizione fluida ed equa verso questa nuova fase del panorama assicurativo italiano.